E a questo punto anche il cronista più attento rischia di perdere il filo. Perché non c’è giorno senza che si evochi un complotto, palesemente o attraverso i solerti spifferatori di palazzo Chigi. L’ultimo, dei tanti, sarebbe riconducibile a Bianca Berlinguer. Non per il cognome (che evoca la sinistra) piuttosto per il gruppo editoriale (Mediaset) che ospita l’intervista a Maria Rosaria Boccia, protagonista dello scandalo che ha travolto Gennaro Sangiuliano. E’ bastata la notizia dell’intervista per rianimare le teorie della regia occulta.
Mica ce n’è uno che la fa facile: l’influencer di Pompei fa notizia e, in questo momento, fa anche buoni ascolti, insomma è un’ospite ghiotta, giornalisticamente parlando. Il luogo – lo stesso gruppo dei fatal fuorionda su Andrea Giambruno – diventa regia che, da occulta, si appalesa. E dopo le sollecitazioni dei fratelli Berlusconi verso una maggior autonomia nel governo e l’estate delle tensioni con Forza Italia, gli ingredienti della cucina cospirazionista ci sono tutti. Peccato che, nel frattempo, il ministro si è dimesso. Anzi si è dimesso su sollecitazione della premier e la retorica complottista diventa un boomerang, anche seguendo la logica dei fantasmi. Se ci fosse cospirazione, le dimissioni si configurerebbero come un cedimento ad essa, dunque una fragilità, e non un atto di chi riprende in mano il governo della situazione. Continua su Huffington Post