Il segretario Antonio Tajani ha richiamato all’ordine i quadri dirigenti di Forza Italia e ha detto espressamente che non bisogna criticare Schifani sui giornali. Se proprio bisogna muovere una contestazione, è opportuno aspettare il congresso del partito. Che si terrà tra due o tre anni. Nel frattempo il presidente della Regione continuerà a governare con le sue prepotenze, i suoi rancori e i suoi capricci. Continuerà a tutelare gli interessi del suo opaco cerchio magico e a regalare le poltrone del sottogoverno ai riccastri che lo invitano alle feste. Mentre i deputati di Forza Italia verranno, come sempre, ignorati e mortificati. Anche perché il coordinatore regionale, Marcello Caruso, non ha voce in capitolo: lui è il segretario particolare e il portaordini di Schifani; lui sa solo ubbidire. Era questo il partito della libertà fondato da Silvio Berlusconi?