E’ dal 17 aprile – giorno in cui la magistratura ha segato le gambe a Luca Sammartino – che l’assessorato regionale dell’Agricoltura si trova senza una guida, senza un titolare, senza governo. E questo succede mentre la siccità distrugge i raccolti e gli allevatori non sanno più come dissetare gli animali. Una beffa crudele. Che diventa un atto di arroganza feudale se si pensa che Schifani ha nominato con indicibile fretta il sostituto di Marco Falcone al Bilancio ma non ritiene ancora necessario rimpiazzare Sammartino. Ricordate Andreotti? “A pensar male…”. Bene. Chi ci toglie dalla testa che per Schifani sono urgenti solo le cose che riguardano il suo cerchio magico? Alessandro Dagnino, il sostituto di Falcone, veniva dall’amato mondo del presidente, quello degli avvocati, e ha avuto la corsia preferenziale. L’agricoltura di Sammartino invece può attendere.