Di questo Sicilia Express – o di questo “carro bestiame”, come lo chiama Dagospia – bisognerebbe comprendere innanzi tutto il costo. Perché dal costo si capisce chi ha fatto l’affare: i siciliani sparsi per l’Italia e desiderosi di trascorrere il Natale in famiglia o le Ferrovie dello Stato? Oppure tutti quei vip e mezzi vip che, a fronte di un gettone di presenza pagato dalla Regione, cercheranno di alleviare l’incubo di un viaggio che, se andrà bene, durerà ventidue ore? Avere contezza della spesa non sarà comunque facile. L’assessore ai Trasporti, Alessandro Aricò, prima di sparare la cifra vorrà vedere l’effetto che fa. Ma, al di là dei soldi bruciati, resta il fatto che mezza Italia ci ride dietro. Solo un assessore cresciuto al bar dei pagnottisti poteva chiamare express un treno che per raggiungere la Sicilia da Torino ci impiega non meno di ventidue ore.